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domenica 11 novembre 2012
Un luogo che...
Un luogo che mi piace specialmente….
Mi sono resa conto che in città dove habito ci sono pochi luoghi dove in modo particolare mi piaciono e dove mi fermo per sentiré l’atmosfera e goderla. Sarà perché qui la vita trascorre in fretta e i miei tragitti sono da casa al supermercato, da casa a dal parruchiere, da casa al mercato o dal medico, con ritorno a casa sempre dove finisco nella cocina per preparare il pranzo o fare i compiti. Ma non penso descrivere la mia cucina….
Dopo molto pensare ha trovato un luogo fuori Madrid nel paese della nostra villeggiatura, Ezcaray, un luogo d’una belleza umile ma straordinaria, un’eremo ( un romitaggio) lontano al centro e di difficile acceso. Si chiama Nostra Signora di Allende (nome che significa più lontano, “dall’altra parte” del fiume, il fiume Oja).
La passegiata verso lì è piacevole. Si croccia un vecchio ponte e si cammina su una strada piana, sotto file degli alberi, nell’ombra. Ma alle fine della strada, ci si vuole salire al romitaggio, si deve girare a destra e cominciare a andaré all’insù per molte scale lunghe. Per aiutare ai “Pellegrini” salire, c’e una ringhiera, ma la più parte dei viandanti restano giù per non fare lo sforzo (e perdono l’occasione di vedere la belleza quasi geométrica dell’insieme)
Così, da sola, ho l’abitudine de avvicinarmi lì, alla piccola cappella bianca e splendente in forma di “L”. (La cappella è la parte larga e l’alloggio del vigile è la parte corta). Mi piace la piazza fra l’interno della “L”, una piazza soltanto d’erba ma circondata da fiori nella base del l’edificio. Quando quasi si arriva lì dal sentiero delle scalle, quelle fanno zigzag e le sezioni di terra, piene degli alberi e dei fiori,, fanno una visione d’ordine e di caos. Con sole (e l’ombra che fa) mi piace sedere lì e dopo molto guardare, fotografiare la scena da diversi angoli, gioccando coi contrasti di luci ed ombra e dei distinti piani.
L’estate prossimo penso portare con me una buona romanza e restare lì, per annusare i fiore e l’erba, perascoltare il silenzio e per godere la solitudine
Maxine. Italiano Avanzato due
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